
Il Bordeaux è stato ancora una volta in cima alle classifiche degli scambi la scorsa settimana, con il 32,5% del valore totale del mercato. Si tratta di un leggero aumento rispetto al 29,8% della scorsa settimana, con Château Lafite Rothschild e Petrus a pari merito come nomi più attivi della regione, ciascuno responsabile del 15% degli scambi di Bordeaux.
La Borgogna, nel frattempo, è rimbalzata dopo la chiusura più debole della settimana precedente. La sua quota è salita dal 13,3% al 25,0% del valore scambiato, con Domaine Roulot in testa. Il Meursault 2023 e il Bourgogne Blanc del produttore non solo sono stati tra i vini più scambiati della settimana, ma hanno anche conquistato i primi due posti in assoluto.
Anche la Toscana ha mantenuto il suo slancio, trainata soprattutto dal Sassicaia. Il Masseto 2022, rilasciato da La Place de Bordeaux appena la settimana scorsa, ha visto la sua prima azione sul mercato secondario.
Lo Champagne segue al terzo posto con una quota di mercato del 12,5%. Il salone è stato il protagonista assoluto, rappresentando più di un terzo dell'attività della regione. La valigetta dell'assortimento dell'enoteca è stata particolarmente apprezzata dagli acquirenti.
Gli Stati Uniti, invece, hanno perso terreno, scendendo ad appena il 4,7% del commercio totale. L'interesse si è concentrato sulle annate precedenti, in particolare il 2013 e il 2015.

Geografia dell'acquirente

Gli acquirenti europei rimangono l'ancora del mercato, anche se la loro quota del 40% è leggermente diminuita a causa della crescita della domanda britannica e asiatica. L'attività del Regno Unito e dell'Europa si è orientata fortemente verso il Bordeaux, mentre gli acquirenti asiatici hanno puntato decisamente sulla Borgogna.
Gli acquirenti statunitensi hanno fatto un passo indietro, aggiudicandosi solo il 12,9% del valore totale degli acquisti. La loro scelta principale questa settimana è stata Comtes de Champagne, con le annate 2012 e 2013 in testa.